Odisseo apprende solo ora della morte della madre e questo evento si configura per lui come l'ennesima prova non meno difficile del confronto con mostri e streghe. si tratta della presa di coscienza del proprio passato nel profondo affetto per la madre. Forse è l'unico passo in cui è possibile osservare Odisseo nella sua verità, senza filtri o maschere della retorica e della metis.
Odissea XI 152-208
Io lì fermo restai, finché mia madre sopraggiunseche bevve il nero sangue e mi conobbe,e tra il pianto disse a me parole alate: «Come scendesti, figlio mio, da vivonell’ombra tenebrosa? Arduo è vederequesti luoghi, ai viventi. E grandi fiumivi sono in mezzo, e orribili correnti, e l’Oceano, anzi tutto, che uno a piedinon può varcare, se una bella e saldanave non abbia...».Disse; e allora parlando io le risposi: «O madre mia, necessità mi spinsequaggiù nell’Ade, a interrogare l’ombradel tebano Tiresia; e non ancora giunsi presso all’Acaia, e non ancorasopra la nostra terra io misi il piede, ma sempre vado errando, affanni soffro, da quel giorno che a guerreggiarecontro i Teucri, Agamennone divinoseguii, verso Ilio ricca di puledri. Ma tu parla sincero, e questo dimmi: quale fato di morte, lungo strazio, ti ha sopraffatta? un lento morbo? o forseti colpì coi suoi miti dardi e uccisela saettante Artemide? E del padredimmi, che lasciai...». Dissi esubito a me rispose l’augusta madre:«... Là nei campi resta tuo padre,e alla città non scende;né letti ha per sdraiarsi, né tappetisplendidi o coltri, ma in invernodorme in casa presso il fuoco,nella cenere, e vesti umili ha indosso.Quando viene l’estate, o il ricco autunno,per lui bassi giacigli di ammucchiate fogliesi fanno ovunque, sul declivio del fertile vigneto: e qui egli giacedolente, e accresce in cuore la sua pena sognando il tuo ritorno, e una vecchiezzadura gli è sopra. Anch’io così mi spensi,compiendo il fato, e non la saettante, che dritta mira, coi suoi miti dardi mi colse e uccise nelle stanze, e morbonon mi assalì... ma il rimpianto di te, nobile Ulisse,del tuo senno e del tuo tenero affetto, mi ha tolto il bene della dolce vita». Disse: io, tra me pensando, avrei volutol’ombra abbracciare della madre morta. Tre volte mi slanciai, mi urgeva in cuoredi abbracciarla, e tre volte dalle bracciami volò via, simile ad ombra o a sogno.
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