donna angelo

La figura di Nausica si prefigura come prototipo della "donna angelo", creatura sublime che fa da tramite tra l'eroe e la sua salvezza. In particolare, dal XII secolo il diffondersi dei valori cortesi porta alla rivalutazione della figura femminile. esempi celebri della trasfigurazione della donna in apparizione divina si ritrovano in Guido Cavalcanti (Chiè questa che ven, ch'ogn'om la mira) e Dante Alighieri . In quest'ultimo già dalla Vita Nova fin alla Commedia Beatrice è colei che diviene strumento salvifico capace di condurre il poeta in cielo alla contemplazione di Dio.
Un poeta a noi più vicino, Eugenio Montale, riprenderà la figura salvifica della donna angelo. In un mondo travolto dal catastrofico conflitto mondiale Clizia appare come unica speranza redentrice , simbolo di valori universali che possono consentire una nuova vita a tutti gli uomini. questi valori non coincidono con il cristianesimo ma hanno una valenza culturale: di fronte all'ottusità degli uomini impegnati a distruggersi vicendevolmente, la salvezza può risiedere nella cultura, la bellezza della poesia.

Guarda ancora
in alto, Clizia, è la tua sorte, tu
che il non mutato amor mutata serbi,
fino a che il cieco sole che in te porti
si abbàcini nell’Altro e si distrugga
in Lui, per tutti. Forse le sirene, i rintocchi
che salutano i mostri nella sera
della loro tregenda, si confondono già
col suono che slegato dal cielo, scende, vince –
col respiro di un’alba che domani per tutti
si riaffacci, bianca ma senz’ali
di raccapriccio, ai greti arsi del sud…
Eugenio Montale, da La bufera e altro, 1940-1954

Commenti

Post popolari in questo blog

Circe

calipso

Odisseo e Nausica