Penelope e Clitennestra
La bellezza e la fedeltà , il valore di Penelope vengono messi in risalto come caratteristiche uniche.
All'interno dell'opera spesso viene accostata a Clitennestra per l'esercizio del potere regale in assenza del marito e ad Elena, in rapporto alla fedeltà coniugale.
Nel regno dei morti Agamennone dirà ad Odisseo (Od. XXIV, 192-202):
Felice Laerziade Odisseo ingegnoso
con quanta virtù ti scegliesti la sposa;
che nobile cuore ha avuto la fedele Penelope
la figlia di Icario, che buon ricordo serbò di Odisseo,
del suo sposo legittimo!Per questo non morrà mai la fama
del suo valore ai terrestri un canto faranno
i numi, glorioso per la fedele Penelope;
non così la figlia di Tindaro, che tramò male azioni
ammazzando lo sposo legittimo, e odiosa canzone
andrà fra i mortali, darà mala fama
a tutte le donne, anche a chi agisca bene
Il confronto è chiaro: sia Penelope sia Clitennestra sono mogli, regine, che attendono il ritorno del marito in patria e, nel frattempo, esercitano il potere anche attraverso l'inganno ma, mentre la prima inganna i proci per salvaguardare marito e figlio, la seconda lo fa ai danni dello sposo per conservare il potere.
Per l'interesse suscitato da questa figura si veda :
Clitennestra di Vincenzo Pirrotta
Clitennestra di Marguerite Yourcenair
All'interno dell'opera spesso viene accostata a Clitennestra per l'esercizio del potere regale in assenza del marito e ad Elena, in rapporto alla fedeltà coniugale.
Nel regno dei morti Agamennone dirà ad Odisseo (Od. XXIV, 192-202):
Felice Laerziade Odisseo ingegnoso
con quanta virtù ti scegliesti la sposa;
che nobile cuore ha avuto la fedele Penelope
la figlia di Icario, che buon ricordo serbò di Odisseo,
del suo sposo legittimo!Per questo non morrà mai la fama
del suo valore ai terrestri un canto faranno
i numi, glorioso per la fedele Penelope;
non così la figlia di Tindaro, che tramò male azioni
ammazzando lo sposo legittimo, e odiosa canzone
andrà fra i mortali, darà mala fama
a tutte le donne, anche a chi agisca bene
Il confronto è chiaro: sia Penelope sia Clitennestra sono mogli, regine, che attendono il ritorno del marito in patria e, nel frattempo, esercitano il potere anche attraverso l'inganno ma, mentre la prima inganna i proci per salvaguardare marito e figlio, la seconda lo fa ai danni dello sposo per conservare il potere.
Clitennestra di Vincenzo Pirrotta
Clitennestra di Marguerite Yourcenair
Commenti
Posta un commento